Si è conclusa la campagna di investimento del progetto EasyTemp – AEB s.r.l con il miglior successo ottenibile poichè si è raccolto il 200% dell’investimento, un overfunding del 100%, ovvero il doppio della cifra richiesta dal progetto EasyTemp, proposto dalla società AeBiosystem. Il raggiungimento di tale obiettivo rappresenta per la società la possibilità di sviluppare notevolmente il progetto proposto.
Grazie all’uso di cerotti igienici e sostituibili, EasyTemp può essere applicato saldamente in aree del corpo non invasive. Ciò consente di avere un rilevamento della temperatura corporea estremamente rapido (0,3 sec) e preciso (± 0,1 ° C). Il suo sistema di monitoraggio è in grado di controllare la temperatura a intervalli scelti dall’operatore e di trasmettere i dati ad un’app mobile. I campi di applicazione spaziano dall’ospedaliero al domestico: il personale medico può ricevere un avviso alla propria postazione in caso di aumento costante della temperatura corporea del paziente, o i genitori possono ricevere una notifica sul cellulare nel momento in cui la temperatura del bambino superi il limite scelto, per esempio più di 37,5° C. Pensato per pazienti cronici e pediatrici potrà essere di supporto anche per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19. EasyTemp è stato sviluppato su 3 linee di prodotto che si caratterizzano per tecnologia di trasmissione del dato e utilizzo, o meno, di batteria: EasyTemp BLE (Bluetooth Low Energy) con batteria; EasyTemp NFC con batteria; EasyTemp NFC senza batteria.
EasyTemp già con la prima campagna ha tagliato il traguardo raccogliendo il 200% di quanto previsto raggiungendo l’importo massimo previsto dalla delibera assembleare. Sono arrivate ulteriori richieste di investimento che saranno vagliate nelle prossime raccolte.
“Sono particolarmente felice di questo risultato perché in questo particolare momento di difficoltà economica siamo riusciti a supportare una startup particolarmente dinamica e con ulteriori progetti di sviluppo supportati dal nostro network” ha dichiarato Pierpaolo Pontecorvo, direttore del Cluster CHICo.
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